Come...  contattarci | contribuire |associarsi |acquistare libri | iscriversi alla newsletter 

oggi è  


a cura dell’Istituto Storico dell’Insorgenza e per l’Identità Nazionale





RECENSIONI



MARCO INVERNIZZI, I cattolici contro l’unità d’Italia? L’Opera dei Congressi (1874-1904). Con i profili biografici dei principali protagonisti, con una prefazione di Rino Cammilleri e una presentazione di Edoardo Bressan, Edizioni Piemme, Casale Monferrato (Alessandria) 2001, pp. 304.


Il cliché storico convenzionale vuole che l’unità politica del nostro paese sia stata avversata ferocemente dai cattolici italiani, trincerati in difesa dei diritti del Pontefice, ciecamente proni ai voleri di chi voleva solo mantenere il suo dispotismo temporale sulle popolazioni di mezza Italia per pure ragioni di potere clericale. Come tutti i cliché anche questo contiene una parte di verità — che l’unità storicamente realizzata sia stata avversata dai cattolici —, mentre mente in pieno sui modi e sui perché. In realtà l’avversione era indirizzata non tanto verso il fatto dell’unificazione di cui solo un cieco o un folle poteva negare nella seconda metà del secolo XIX la necessità per l’Italia, ma le critiche e le ragioni per opporsi si appuntavano soprattutto sul modo cinico e protervo con cui si era unita l’Italia e sul prezzo che era costato al corpo sociale il venir meno di intere classi dirigenti. Anche il rapporto di tradizionale coesione fra Stato e Chiesa crollava e i cattolici cessavano di coincidere tout court con i sudditi per divenire una parte fra le parti, un partito fra i tanti, tutti con diritto di concorrere alla formazione delle leggi.

Ma le posizioni non erano monolitiche e «precettate», come da cliché. I cattolici fin da subito dopo l’Unità e la caduta del potere temporale si dividono riguardo ai problemi del Paese e alla Questione Romana: il grosso del movimento e quello in più immediata sintonia con l’autorità ecclesiastica è la corrente cosiddetta «intransigente», che trova la sua espressione nell’Opera dei Congressi e dei Comitati Cattolici, che si riunisce per laprima volta nel 1874, a pochi anni dalla breccia di Porta Pia.

Con la narrazione di questo primo momento unitario si apre il volume di Marco Invernizzi — presidente dell’Istituto Storico dell’Insorgenza e per l’Identità Nazionale —, che documenta soprattutto lo svolgimento del dibattito interno al movimento, in relazione ai problemi della Chiesa e del paese, attraverso i verbali dei congressi, che l’Opera tiene con maggiore o minore regolarità, e di cui i documenti del magistero sociale dei Papi, da Leone XIII (1878-1903) a san Pio X (1903-1914), segnano la scansione.

Si tratta di una storia assai ricca di episodi e di sfumature concettuali, che nel suo insieme risponde negativamente al quesito contenuto nel titolo: i cattolici non furono contro l’Unità, ma coltivarono progetti alternativi, sia riguardo all’unità stessa, sia in relazione alla conduzione della cosa pubblica, una volta realizzata l’unità. La gamma delle problematiche oggetto del dibattito oscilla fra l’iniziale legittimismo, da cui i cattolici organizzati prendono le distanze, e i primi segni di presenza di concezioni non più in linea con la linea più «morbida», ma pur sempre anti-moderna, del pontificato di Leone XIII. Per queste posizioni la democrazia cristiana non è più solo un’azione benefica dei cattolici a vantaggio delle masse italiane, ma è un modello di partecipazione alla vita del nuovo Stato unitario, nella piena accettazione, non solo del metodo democratico, ma di larga parte delle prospettive ideologiche nate con l’Ottantanove francese.

Il volume è corredato dall’elenco dei congressi dell’Opera tenutisi fino al suo scioglimento, nel 1903, il testo dei suoi tre statuti e, infine, da una nutrita galleria di ritratti — diverse decine — dei principali artefici del movimento intransigente.

Si tratta, in conclusione, di un’agile lettura e una introduzione importante, soprattutto per il punto di vista innovativo — la guida del giudizio è il magistero e non vi sono omaggi pregiudiziali al «senso della storia», il cui fascino non risparmia neppure i migliori storici cattolici — da cui viene condotta l’analisi.


Oscar Sanguinetti



Recensioni



HOME-PAGE

CHI SIAMO

SAGGI E
RELAZIONI

 •    Insorgenza
 •    Identità nazionale
 •    Risorgimento
 •    Storia moderna
 •    Storia contemp.
 •    Storia della Chiesa
 •    «Cristeros»

IL SENSO CRISTIANO
DELLA STORIA

MEDAGLIONI

RIFLESSIONI
SULLA STORIA

IDEOLOGIE
DEL NOVECENTO

LETTURE

RECENSIONI

SCHEDE BIBLIOGRAFICHE

NORME PER LA REDAZIONE DEI TESTI

MEMORANDA

EDITORIALI

BIOGRAFIE

   •    "Alunni di Clio"
   •    Personaggi

SUSSIDI
DIDATTICI

DIBATTITI

DOCUMENTI

  •    Chiesa
  •    Politica italiana
  •    Politica internaz.

ATTIVITÀ

  •    Progetti
  •    Eventi svolti
  •    Appuntamenti
  •    Note e commenti

"NOTE INFORMATIVE"
ISIN

LIBRI
DELL'ISTITUTO

LIBRI DIFFUSI

VOCI
DELLA STORIA

LINKS

IN MEMORIAM






GIANCARLO CERRELLI e MARCO INVERNIZZI
La famiglia in Italia dal divorzio al gender,

prefazione di Massimo Gandolfini,
Sugarco Edizioni, Milano 2017,
338 pp., € 25.







THOMAS E. WOODS JR.
Guida politicamente scorretta alla storia degli Stati Uniti d'America,

a cura di Maurizio Brunetti, con un invito alla lettura di Marco Respinti,
D'Ettoris Editori, Crotone 2009,
350 pp., € 24,90.







OSCAR SANGUINETTI
E IVO MUSAJO SOMMA,
Un cuore per la nuova Europa. Appunti per una biografia di Carlo d'Asburgo,

invito alla lettura di don Luigi Negri,
prefazione di Marco Invernizzi,
a cura dell'Istituto Storico dell'Insorgenza e per l'Identità Nazionale,
3a ristampa,
D'Ettoris,
Crotone 2010,
224 pp., con ill., € 18,00.





ROBERTO MARCHESINI,
Il paese più straziato. Disturbi psichici dei soldati italiani della Prima Guerra Mondiale,

prefazione di Oscar Sanguinetti,
presentazione di Ermanno Pavesi,
D'Ettoris,
Crotone 2011,
152 pp., € 15,90.





Per ordinare
i volumi recensiti
o segnalati




VAI A   INIZIO-PAGINA           VAI ALLA   HOME-PAGE  
© Istituto Storico dell'Insorgenza e per l'Identità Nazionale 2014